Enrico Barbetti
Storie e sentieri dell’Appennino
Storie narrate
pp. 160 | 13 x 21 cm | € 16,00
ISBN 978-88-31365-51-2
Microstorie fuori dal comune di un territorio rimasto lontanto dai rumori della città e riscoperto a passo d’uomo.
«Siccome la gente ed anche lo stesso dottore mi dicevano che sarei guarita dal mio male e mi sarebbero tornate le mestruazioni se avessi preso marito, così io non ebbi difficoltà a soddisfare alle richieste del mio amante, e nella speranza che mi sposasse e nella speranza di guarire».
Rossella Selmini, 1987.
Enrico Barbetti (Fano, 1972), giornalista, laureato in Scienze politiche all’Università di Urbino, da metà anni ’90 lavora nelle redazioni locali dei quotidiani «Il Resto del Carlino», «La Nazione» e «Il Giorno». Dal 2004 è redattore alla cronaca bolognese del Carlino, dove si è occupato prevalentemente di cronaca nera; attualmente cura le pagine della provincia. Trascorre gran parte del suo tempo libero sulle montagne dell’Appennino centrale e settentrionale, alla ricerca di itinerari sconosciuti e dimenticati.
Pastori, carbonai, venditori ambulanti, contadini e mugnai, e poi guardie, ladri, ma anche eserciti, nazisti e partigiani: quanti passi, e per quanti secoli, sui sentieri dell’Appennino. Sembra di vederla questa umanità in cammino, tra valli e costoni, dove ora s’incontrano scarpe da trekking e giacche tecniche dai colori sgargianti.
Chi di passaggio, chi destinato a restare, tanti hanno impresso le proprie impronte su questo territorio, e ripercorrere il filo di quelle tracce significa soffermarsi di fronte a una casa in sasso, riposare all’ombra di un castagno, o dissetarsi a una fonte, e interrogarsi sulle storie che in quei luoghi sono nate o hanno avuto i propri protagonisti.
L’autore dà voce a quei racconti perché si possa continuare a tenere viva la memoria di un nostro passato, anche recente, ma che le nuove rotte della geografia umana sembrano relegare fuori dal tempo.