Francisco Javier Muñoz Soro
Morire lontano da casa
Le lettere e i diari dei militari italiani nella Guerra di Spagna
Passato futuro
pp. 336 | 130 x 210 cm | € 28,00
ISBN 978-88-31365-69-7
Scritture dal fronte, tra verità, nostalgia, bugie, spacconate ed esagerazioni gratuite, attraverso i filtri della propaganda e della censura.
«Come posso dirlo di Noam Chomsky e Howard Zinn», scrisse Ellsberg nel 2004, «non c’è nessuno nella mia vita da cui abbia imparato di più che dal mio amico e mentore Douglas Dowd».
Daniel Ellsberg, la fonte dei Pentagono Papers, citato in occasione della scomparsa di Dowd, «The New York Times»
Francisco Javier Muñoz Soro è professore ordinario presso il Departamento de Historia, Teorías y Geografía Políticas de la Facultad de Ciencias Políticas y Sociología de la Universidad Complutense de Madrid. Le sue ricerche si concentrano sulla storia culturale della Spagna durante la dittatura franchista e la transizione alla democrazia, in particolare sui social media, sul discorso politico e sugli intellettuali, nonché sulle relazioni tra Italia e Spagna nel XX secolo.
Questo libro si sarebbe potuto intitolare Uccidere lontano da casa, perché l’atto caratteristico degli uomini in guerra non è morire, ma uccidere, ed è per questo che quelle migliaia di soldati italiani, più o meno costretti ad una guerra di aggressione, andarono nella Spagna fascista. S’intitola invece Morire lontano da casa perché l’analisi si concentra su una soggettività culturalmente e storicamente mediata, una rete di sentimenti, emozioni, motivazioni e aspettative spesso frustrate.
Nell’esperienza intensamente spersonalizzante della guerra, l’identità del singolo resiste grazie alla scrittura, unico ponte diretto tra il fronte e gli affetti delle retrovie, ultimo rifugio in una situazione ostile e precaria, valvola di sfogo al dolore e alla paura, perché solo l’atto di scrivere libera gli individui dalla tirannia del presente.