Francesco Benozzo

Poesia, scienza e dissidenza
Interviste (2015-2020)

con una premessa di Franco Cardini

Salmagundi
pp. 144 | 12,5 x 20,5 cm | € 15,00
ISBN 978-88-31365-15-4

La filologia come pratica del dubbio, nell’epoca in cui siamo chiamati ad affidarci senza riserve alla scienza.

«La scienza è un’impresa essenzialmente anarchica: l’anarchismo teorico e umanitario è più aperto a incoraggiare il progresso che non le sue alternative fondate sulla legge e sull’ordine».

Paul Karl Feyerabend, Contro il metodo, 1975

Francesco Benozzo insegna Filologia romanza all’Università di Bologna. Poeta e musicista di fama internazionale, è candidato al premio Nobel per la Letteratura dal 2015.

Soprattutto in un periodo come quello attuale, in cui ci rendiamo conto delle conseguenze concrete e spesso invasive che il pensiero scientifico può avere sulle nostre vite, diventa necessario rivendicare con forza i principi su cui la scienza moderna, da Galileo in poi, è fondata: la confutabilità, il dialogo, l’arte del dubbio su ogni verità. Come scrisse Richard Feynman, il fisico americano premio Nobel nel 1965, «la vera ricerca scientifica si basa sull’irriverenza». Attraverso dodici interviste rilasciate negli ultimi cinque anni, questo libro lascia emergere il punto di vista di un intellettuale poliedrico in cui la scienza, la poesia e la musica si intrecciano in una articolata e mai scontata visione delle cose.