Leonardo Grassi
Il mestiere del giudice
Storie narrate
pp. 240 | 13 x 21 cm | € 18,00
ISBN 978-88-31365-09-3
Autobiografia di un magistrato tra istruttorie sulle stragi italiane, destra eversiva e depistaggi.
«I servizi», conclude Grassi, «oggi stanno cercando di scrivere la storia che hanno costruito negli anni Sessanta, Settanta e Ottanta». Del resto, come diceva George Orwell, «chi controlla il passato controlla il futuro».
Gianni Barbacetto intervista Leonardo Grassi, «Il Fatto Quotidiano»
Leonardo Grassi vive a Ferrara. Ha ricoperto ruoli diversi in magistratura a Trieste, Bologna, Montepulciano e Siena. Per oltre dieci anni si è occupato di terrorismo nell’ambito di istruttorie sulla strage del 2 agosto 1980 e su quella del treno Italicus del 4 agosto 1974. Fa parte del comitato consultivo della Presidenza del Consiglio sulla desecretazione e il versamento agli Archivi dello stato degli atti relativi a fatti di terrorismo stragista.
Il 4 agosto 1974 una bomba esplode sul treno Italicus all’altezza della stazione di San Benedetto Val di Sambro.
Non è il primo attentato che si verifica sui treni, ma il più grave sino a quel momento: dodici morti e quarantotto feriti. La procura di Bologna indagherà e gli esiti della prima istruttoria sull’Italicus verranno annunciati agli italiani dal notiziario mattutino del 2 agosto 1980, in un tragico concatenarsi di eventi, poco prima che la micidiale deflagrazione alla stazione di Bologna lasci tra le macerie ottantacinque morti e più di duecento feriti.
Sono anni difficili per l’Italia, e per chi si trova, da magistrato, a dover sbrogliare una matassa i cui fili conducono in molteplici direzioni, fino a lambire le zone grigie di alcuni apparati dello stato. Portare avanti le istruttorie può diventare un percorso a ostacoli in cui destreggiarsi tra mitomani e depistatori.