Fabio Romanoni
La guerra d’acqua dolce
Navi e conflitti medievali nell’Italia settentrionale
Saggi
pp. 144 | 14,5 x 21 cm | € 24,00
ISBN 978-88-31365-53-6
L’importanza delle vie d’acqua dolce dell’Italia settentrionale durante le guerre medievali.
«Il Medioevo non era un’epoca in cui nessuno osava superare i limiti del proprio villaggio. Si sa benissimo che è stato un’epoca di grandi viaggi, e basti pensare a Marco Polo. La letteratura medievale è piena di resoconti di viaggi affascinanti, anche se ricchi di elementi leggendari, e grandi navigatori erano stati i Vichinghi e i monaci irlandesi, per non dire delle Repubbliche marinare italiane».
Umberto Eco, 2010
Fabio Romanoni (Pavia 1976), laureato in Storia medievale, ha pubblicato articoli su «Società e storia», «Reti medievali», «Archivio storico italiano», «Archivio storico lombardo», «Bollettino storico-bibliografico subalpino», ed è autore di capitoli in alcuni volumi collettanei: Facino Cane, predatore, condottiero e politico (2014), Guerre ed eserciti nel Medioevo (2018) e di alcune voci del Dizionario Biografico degli Italiani dell’Istituto Treccani.
Fiumi, laghi e canali dell’Italia settentrionale sono stati nei secoli fondamentali per sviluppare comunicazioni e commerci. E benché siano spesso confini per popoli e nazioni, ancor più rilevante è la loro funzione di ponte: le acque, in tempo di pace, uniscono, non dividono.
Durante le guerre medievali furono però teatro di furiosi scontri, vie privilegiate per spostare eserciti, macchine da guerra, artiglierie, prigionieri e bottini, e portare devastazione, assediare città e luoghi fortificati. La presenza di una flotta per decidere l’esito di un conflitto poteva essere tale da intraprendere anche una colossale impresa come quella portata a termine dalla Serenissima tra il 1438 e il 1439: il trasporto di grandi galee, e numerose altre imbarcazioni dall’Adda al Garda attraverso valli e montagne.
Il libro racconterà i conflitti sulle acque interne del nord Italia nel medioevo, le tipologie di navi utilizzate durante gli scontri, i modi in cui avveniva la navigazione, per giungere infine a prendere in esame le modalità d’impiego e di combattimento delle flotte fluviali nelle battaglie rimaste nella storia.