Paolo Sorcinelli

Storie intime del corpo

Storie narrate
pp. 208 | 13 x 21 cm | € 18,00
ISBN 9788831365475

Lo storico non ha facile accesso ai gesti intimi e alle emozioni sessuali del passato, nei casi più fortunati non gli resta che spiare dal buco della serratura.

«Siccome la gente ed anche lo stesso dottore mi dicevano che sarei guarita dal mio male e mi sarebbero tornate le mestruazioni se avessi preso marito, così io non ebbi difficoltà a soddisfare alle richieste del mio amante, e nella speranza che mi sposasse e nella speranza di guarire».
Rossella Selmini, 1987.

Paolo Sorcinelli, ordinario di Storia sociale all’università di Bologna fino al 2014, ha scritto e curato numerose pubblicazioni, fra cui: Gli italiani e il cibo (1992, 1999), Storia sociale dell’acqua (1998, 2016), La follia della guerra (1992, 2016), Eros. Storie e fantasie degli italiani (1992), Viaggio nella storia sociale (2009, 2011), Identikit del Novecento (2004), L’alluvione (2011, 2014), Storie dell’otto settembre (2011, 2020), Nuove epidemie, antiche paure (1992, 2020), Gli occhi di Ciola, viaggio nelle storie di paese (2021).

Può sembrare paradossale, ma la storia è fatta così: le cose più semplici e abitudinarie, quelle di tutti e di tutti i giorni, sono le più sconosciute. Del corpo come fonte di piacere e suscitatore di desideri, del corpo come entità materiale, organica, triviale, poco è stato detto, e poco si ricorda: funzioni organiche, sessualità e erotismo hanno rappresentato, in tutti questi secoli, un tabù da aggirare con terminologie velate e moralistiche o, al contrario, da infrangere con scritti provocatori e compiaciuti.
La precettistica religiosa, la letteratura libertina, l’arte figurativa e i documenti archivistici delineano tuttavia la storia sotterranea di un’intimità quotidiana a lungo passata sotto silenzio. Gesti intimi, piaceri e repressioni guidano quest’inedita e appassionante storia che, dal Medioevo alle soglie del Novecento, porta alla luce stimolanti visioni culturali e nei pruriti di pulci e pidocchi, nelle pratiche igieniche, nelle sollecitazioni e nelle mortificazioni delle «parti vergognose», ci fa rivivere le avventure e le sorprese di un corpo a misura d’uomo e di donna.