Fabio Montella
Storie senza approdo di migranti italiani
Storie narrate
pp. 224 | 13 x 21 cm | € 18,00
ISBN 9788831365376
Storie di migrazione italiana in Brasile al tramonto dell’Ottocento, attraverso la voce dei protagonisti, in documenti qui ripubblicati per la prima volta.
Ora, qual è la causa prima di questo eccidio, il quale non teme statistiche che lo denuncino, né giornali che lo deplorino, né filantropi che piangano, perché i morti non parlano, mentre l’ignoranza più grassa garantisce della indiscrezione dei vivi? È il soverchio ammassamento, che fa dei piroscafi nazionali non trasporti di passeggeri, ma trasporti di carne umana. […] Che poi la merce così trasportata presenti qualche avaria, poco importa; l’essenziale è che il carico sia a bordo.
Ferruccio Macola, 1894
Fabio Montella (Mirandola, 1969) è giornalista professionista e ricercatore indipendente. Collabora con l’Istituto Storico di Modena e con altri centri di ricerca. È direttore responsabile della rivista «Clionet. Per un senso del tempo e dei luoghi». Tra le sue pubblicazioni più recenti: Dal garage al distretto (2017, con Franco Mosconi), Superare Caporetto. L’esercito e gli italiani nella svolta del 1917 (2017, con Luca Gorgolini e Alberto Preti) e Prigionieri (2020).
Le vicende narrate dai diari di viaggio L’odissea del Piroscafo Remo e La disastrosa traversata del Carlo R. – entrambi del 1894, e qui ripubblicati per la prima volta – consentono di illuminare avvenimenti dimenticati e trascurati anche dalla storiografia, ma di stringente attualità, come quelli dei fallimenti migratori.
Attraverso una puntuale ricostruzione effettuata su fondi archivistici, l’autore racconta la storia dei quattro piroscafi italiani respinti dal Brasile nel 1893 a causa delle malattie scoppiate a bordo. Al centro del libro ci sono le motivazioni che spinsero milioni di italiani a scegliere la via dell’emigrazione, le loro speranze, le disillusioni, i disagi delle traversate e le cause di una tragedia nazionale che costò più di cinquecento vite.
Al lettore le analogie col presente risulteranno sorprendenti, in questo affresco di sfruttamenti, false promesse, violenze e respingimenti, contro uomini, donne e bambini in cerca di una vita dignitosa.