Scipione Guarracino
Storie di guerra e di pace
Storie narrate
pp. 192 | 13 x 21 cm | € 18,00
ISBN 978-88-31365-58-1
Un’indagine sui concetti di guerra e di pace, in ambito storico e storiografico, rintracciando caratteristiche ricorrenti e specificità nel corso dei secoli.
«Siccome la gente ed anche lo stesso dottore mi dicevano che sarei guarita dal mio male e mi sarebbero tornate le mestruazioni se avessi preso marito, così io non ebbi difficoltà a soddisfare alle richieste del mio amante, e nella speranza che mi sposasse e nella speranza di guarire».
Rossella Selmini, 1987.
Scipione Guarracino (1943) ha insegnato metodologia della storia presso la facoltà di Scienze Politiche di Firenze. Ha contribuito dal 1980 all’innovazione nell’insegnamento della storia e si è occupato di storia della storiografia e di storia delle idee.
Fra le sue opere più recenti Mediterraneo. Immagini, storie e teorie da Omero a Braudel (2007), L’Italia disunita. Idee e giudizi da Dante a Gramsci (2013), Allarme demografico. Sovrappopolazione e spopolamento dal XVII al XXI secolo (2016). Con Biblioteca Clueb ha pubblicato Con gli occhi del cinema. Storia del XX secolo in centouno film (2020) e Senza storia. Ricominciamo da uno (2021).
In queste pagine si parlerà di pace e di guerra. Quanto alla guerra, si parlerà solo marginalmente di guerra combattuta e di ciò che veniva detto in passato arte della guerra. Saranno presi piuttosto in considerazione i criteri adottati, diversi in epoche diverse, per definirla propriamente come distinta da altre forme di uso collettivo della forza, in particolare circoscrivendola ai rapporti conflittuali fra entità politiche, si tratti di città, regni o stati, e tenendo conto anche delle collettività che aspirano a farsi riconoscere come soggetti politici autonomi.
Saranno inoltre considerati da una parte i vari argomenti di cui ci si è valsi per presentare come legittimo, e anche giusto, il ricorso alla guerra, e dall’altra i repertori di cause, circostanze, motivi e pretesti individuati per spiegare l’insorgere delle guerre.
Non meno che di guerra si parlerà di pace, se non altro perché scopo ultimo della guerra, quando essa si pone degli obiettivi definiti, non è tanto ottenere una vittoria assoluta, qualunque sia il prezzo che si deve pagare, ma una pace che faccia conseguire vantaggi superiori ai costi pagati nel corso del conflitto.